OSCE Mission to Moldova

Ambassador Micheal Scanlan, Head of Mission

Alexei Mateevici Str. 75

MD-2009 Chisinau. Moldova

Fax: 00373 22 22 34 96

E-mailL:

Dear Sir,

as a member of ACAT Italia, Action of Christians Against Torture, I have been informed by reliable sources of the critical health condition of Mr. Oleksandr Lypovchenko detained since 7th July 2015 in the prison of Tiraspol, Trasnistria, and the vital threat that represents to him the constant denial of adequate medical care. I am gravely concerned about it and I am calling on you to urge de facto Trasnitrian authorities to urgently guarantee the physical and psychological integrity of Mr Oleksandr Lypovchenko and immediately transfer him to specialized institutions where he can receive adequate medical treatment and care, in accordance with regional and international human rights law, and in particular the European Convention against torture and other Cruel, Inhuman or Degrading Treatment or Punishment, and the UN Standard Minimum Rules for the Treatment of Prisoners.

I also call on you to request the Trasnistrian and Moldovian authorities to carry out a prompt, effective, thorough, independent and impartial investigation into the allegations of ill-treatment and torture inflicted on Mr. Lypovchenko.

Thanking you for the attention you will give to this case

Yours faithfully

ACAT Italia is affiliated to FIACAT (International Federation of ACAT), NGO with consultative status with the Council of Europe, the United Nations and the CADHP - African Commission for Men’s and Peoples’ Rights

Copia della lettera inviata allo

OSCE Mission to Moldova

Ambassador Micheal Scanlan, Head of Mission

Ambasciata della

Repubblica di Moldavia

Via F. Cherubini 27

00135 - Roma

Fax: 06.45677262

E-mail.:

Eccellenza,

come membro di ACAT Italia, Azione dei Cristiani per l’Abolizione della Tortura, sono venuto a conoscenza da fonte attendibile delle critiche condizioni di salute di Oleksandr Lypovchenko, detenuto nel carcere di Tiraspol, Trasnistria, dal 7 luglio 2015 e del pericolo mortale che la mancanza di cure adeguate rappresenta per la sua salute. Tutto questo mi preoccupa gravemente e quindi Le chiedo di fare pressione sulle autorità de facto della Trasnistria affinché urgentemente garantiscano l’integrità fisica e psicologica di Oleksandr Lypovchenko e lo trasferiscano in una struttura specializzata dove possa essere curato adeguatamente come prevedono le leggi regionali e internazionali sui diritti umani, in particolare la Convenzione Europea contro la tortura e gli altri trattamenti inumani, crudeli o degradanti.

Le chiedo, altresì, di sollecitare le autorità della Moldavia e della Trasnistria affinché conducano un’inchiesta immediata, effettiva, imparziale e indipendente sulle affermazioni di maltrattamenti e tortura inflitte a Oleksandr Lypovchenko.

La ringrazio per l’attenzione che vorrà dedicare a questo caso e Le invio distinti saluti.

ACAT Italia è affiliata alla FIACAT (Federazione Internazionale delle ACAT), ONG con statuto consultivo presso il Consiglio d’Europa, l’ONU e la CADHP- Commissione Africana per i Diritti degli Uomini e dei Popoli

Monsieur Omar Mansour

Ministre de la Justice, des Droits de l’homme

et de la Justice transitionnelle

31, Boulevard Bab Benat

1006 La Kasbah

Tunis / TUNISIE

E-mail:

Monsieur le Ministre,

le 18 mai 2016, le Comité contre la torture des Nations unies a condamné la Tunisie pour les tortures infligées à Taoufik Elaïba lors de sa garde à vue, pour l’absence d’enquête sur les allégations de torture et de réparation de la victime ainsi que pour la prise en compte d’aveux forcés.

Dans sa décision, le Comité contre la torture demande à la Tunisie

•d’enquêter sur les allégations de torture,

•de poursuivre et sanctionner les auteurs,

•d’accorder réparation à Taoufik Elaïba et

•de rejeter les aveux signés par ce dernier sous la torture.

À ce jour, la victime, incarcérée à la prison de Mornaguia, continue de purger sa peine prononcée sur la base d’aveux forcés et de souffrir des séquelles résultant des tortures subies.

En reconnaissant la compétence du Comité contre la torture pour examiner les plaintes individuelles, la Tunisie s’est engagée à respecter de bonne foi les décisions du Comité. En outre, lors de son examen par le Comité en avril dernier, pour la première fois depuis la révolution, la Tunisie, représentée par Monsieur Kamel Jendoubi, a assuré au Comité sa volonté d’éradiquer le phénomène tortionnaire et de rendre justice aux victimes.

À l’aune de ces engagements, je vous demande de bien vouloir Libérer instamment Taoufik Elaïba et mettre en œuvre toutes les décisions rendues par le Comité sur cet affaire, comme décrit ci-dessus.

Dans l’attente de votre décision, je vous prie de croire, Monsieur le Ministre, en l’expression de ma haute considération.

ACAT Italia appartient à la FIACAT (Fédération Internationale des ACAT), ONG ayant statut consultatif auprès du Conseil de l’Europe, des Nations Unies et de la CDHP - Commission Africaine des Droits des Hommes et des Peuples

Copia della lettera inviata a:

Monsieur Omar Mansour

Ministre de la Justice, des Droits de l’homme

et de la Justice transitionnelle

Ambasciata di Tunisia

Via Asmara7

00199 Roma

E-mail:

Fax: (0039) 06 8621 8204

Signor Ministro,

il 18 maggio 2016, il Comitato contro la tortura delle Nazioni Unite ha condannato la Tunisia per le torture inflitte a Taoufik Elaïba al momento del suo arresto, per l’assenza di una inchiesta sulle accuse di tortura e la mancata riparazione della vittima e quindi per l’accoglimento delle confessioni estorte. Nella sua decisione, il Comitato contro la tortura chiede alla Tunisia

•di aprire una inchiesta sulle accuse di tortura,

•di perseguire e condannare gli autori,

•accordare riparazioni a Taoufik Elaïba e

•di rifiutare le sue confessioni firmate sotto tortura.

Attualmente, la vittima, incarcerata nella prigione di Mornaguia, continua a scontare la pena emessa sulla base di confessioni estorte e di soffrire delle conseguenze delle torture subite.

Riconoscendo la competenza del Comitato contro la tortura per esaminare le denunce individuali, la Tunisia si è impegnata a rispettare le decisioni del Comitato. Inoltre, al momento dell’esame da parte del Comitato nell’aprile scorso, per la prima volta dopo la rivoluzione, la Tunisia, rappresentata da Kamel Jendoubi, ha assicurato al Comitato la sua volontà di sradicare il fenomeno della tortura e rendere giustizia alle vittime.

Alla luce di questi impegni Le chiedo di voler liberare subito Taoufik Elaïba e mettere in atto tutte le decisioni del Comitato su questo caso, come sopra descritte.

In attesa delle vostre decisioni, La prego di gradire, Signor Ministro, i miei migliori saluti.

ACAT Italia è affiliata alla FIACAT (Federazione Internazionale delle ACAT), ONG con statuto consultivo presso il Consiglio d’Europa, l’ONU e la CADHP- Commissione Africana per i Diritti degli Uomini e dei Popoli