TESTO IN LINGUA INGLESE DA COPIARE E INCOLLARE NELLA MAIL
Dear MEP,
I ask for just a few minutes of your time to examine the legal status of the Justice of the Peace (GdP) in Italy, and the failure to comply with EU Directives.
The GdP is a temporary "honorary" Judge, appointed following a competition based on qualifications. In Italy this Judge administers more than 50% of civil cases and is very skilled in criminal and administrative matters as well.
The GdP is an employee who is subject to the organisation, direction and disciplinary power of the heads of the offices and the Superior Council of Magistracy.
Like the Court judge, the GdP is a judge of first instance, who emits the same judicial decisions (judgments, orders and decrees) and performs the same functions.
Over 50% of people who do this work are women.
The European Committee of Social Rights of the Council of Europe ruled positively on the functional and organisational identity of the figures of the justice of the peace and of the ordinary judge, with a decision on 5 July 2016, published on 16 November 2016, on the complaint n. 102/2013, noting that Italy has violated "Article E in conjunction with Art. 12§1 of the European Social Charter in respect of those who exercise the functions of Judge of peace and do not have social security coverage".
Indeed, the GdP in Italy has no social security and welfare protection: cannot mature a pension, and has no social protection in case of maternity, paternity, illness and injury.
The salary treatment is discriminatory too: unlike the ordinary judge, who enjoys a fixed salary and full pension rights, the justice of the peace is paid with inadequate amounts, which have not been re-evaluated since 2000, and based on the number of hearings held and published rulings. Basically the justice of the peace works at piece rates, which is prohibited both by the Italian and the Community legislation.
The legal status of the GdP appears to conflict with EU directives on work (1997/81 / EC, 1999/70 / EC, 2000/78 / EC, 2003/88 / EC) and with the legal principles expressed several times by the Court of European Justice (see in particular the judgment on 1 March 2012, O'Brien, C-393/10 and the judgment on 26 November 2014, Mascolo and others, C-22/13, C-61/13 to C -63 / 13 and C-418/13).
Numerous petitions on the Italian Justices of the Peace were presented to the European Parliament (1328/15 petitions, 1376/15, 0028/2016, 0044/2016, 0177/2016, 0333/2016, and still others being published on the web portal), which were declared acceptable by the Commission and that have received wide support (in particular the 1328/15 and 1376/15 petitions have so far 607 and 708 supporters); two questions by your colleagues MEPs were also submitted to the European Commission (no. P-008844/2016 and E-009499/2016), of which one with particular attention to a complaint to the EC presented by a syndicate of the justices of the peace (complaint on 09/11/2015, file no. CHAP (2016) 00014).
I submit a written statement on the legal status of the GdP in Italy for your consideration and kindly ask you, outside of any logic of political spectrum, to take an interest in the affair of the Italian justices of the peace, possibly along with other colleagues in the European Parliament, by any means you will consider appropriate.
Should you need any clarification, please do not hesitate to contact me.
Thank you for your kind attention and I wish you good work.
Dr.______
Justice of the Peace in______
TRADUZIONE DEL TESTO IN LINGUA ITALIANA
Gentile Europarlamentare,
Le chiedo solo pochi minuti per esaminare la condizione giuridica del Giudice di Pace (GdP) in Italia, e il mancato rispetto delle Direttive UE.
Il GdP è un Giudice “onorario” a tempo determinato, nominato a seguito di concorso per titoli. Questa figura di Giudice amministra in Italia oltre il 50% dei processi civili ed ha numerose competenze anche in materia penale e amministrativa.
Il GdP è un lavoratore subordinato, assoggettato al potere organizzativo, direttivo e disciplinare dei capi degli uffici e del Consiglio Superiore della Magistratura.
Al pari del giudice di Tribunale, il GdP è un giudice di primo grado, emette gli stessi provvedimenti giurisdizionali (sentenze, ordinanze, decreti) e svolge le stesse funzioni.
Oltre il 50% delle persone che svolgono tale funzione sono donne.
Sull'identità funzionale ed organizzativa delle figure del giudice di pace e del giudice ordinario si è pronunciato positivamente il Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d'Europa con decisione del 5 luglio 2016, pubblicata il 16 novembre 2016, sul reclamo n. 102/2013, rilevando che l'Italia ha violato "l'articolo E in combinato con l’art. 12§1 della Carta Sociale Europea nei confronti di coloro che esercitano le funzioni di Giudice di pace e non dispongono di copertura previdenziale".
Infatti il GdP in Italia non ha nessuna tutela previdenziale ed assistenziale: non matura la pensione, non ha alcuna protezione sociale in caso di maternità, paternità, malattia ed infortunio.
Anche il trattamento stipendiale è discriminatorio: a differenza del giudice ordinario, che gode di un trattamento economico fisso e di pieni diritti previdenziali, il giudice di pace è retribuito, peraltro con somme inadeguate e mai rivalutate dal 2000, sulla base delle udienze tenute e delle sentenze pubblicate, ossia ha un trattamento a cottimo vietato dalla legislazione italiana e comunitaria.
Lo statuto giuridico del GdP appare in contrasto con le direttive UE sul lavoro (1997/81/CE, 1999/70/CE, 2000/78/CE, 2003/88/CE) e con i principi di diritto espressi più volte dalla Corte di Giustizia Europea (vedasi in particolare la sentenza del 1° marzo 2012, O'Brien, C-393/10 e la sentenza del 26 novembre 2014, Mascolo ed altri, C-22/13, da C-61/13 a C-63/13 e C-418/13).
Sono state presentate numerose petizioni sui giudici di pace italiani al Parlamento Europeo (petizioni 1328/15, 1376/15, 0028/2016, 0044/2016, 0177/2016, 0333/2016 ed altre ancora in corso di pubblicazione sul portale telematico), dichiarate ricevibili dalla Commissione e che hanno ottenuto un vasto sostegno (in particolare le petizioni 1328/15 e 1376/15 hanno sinora 607 e 708 sostenitori); sono state altresì presentate due interrogazioni da suoi colleghi europarlamentari alla Commissione Europea (n. P-008844/2016 ed E-009499/2016), delle quali una con specifico riguardo ad una denuncia proposta alla CE da un sindacato dei giudici di pace (denuncia del 09/11/2015, protocollo n. CHAP(2016)00014).
Sottopongo al suo esame una memoria illustrativa sullo statuto giuridico del GdP in Italia e le chiedo, al di fuori di qualsiasi logica di schieramento politico, di interessarsi della vicenda dei giudici di pace italiani, eventualmente insieme ad altri Colleghi del Parlamento Europeo, mediante gli strumenti che lei riterrà più opportuni.
Resto a sua disposizione per ogni chiarimento
La ringrazio della Sua cortese attenzione e Le auguro buon lavoro.
Dott. ______
Giudice di Pace di ______